Incontri. Il Papa e quel selfie con gli youtubers
Un incontro vivace, fatto di domande di giovani al Papa e di sue risposte. A fare le domande una trentina di giovani youtuber (che prima avevano avuto un dialogo privato con il Pontefice), con i quali c'è stato un rapporto molto informale: “Io non avrei mai pensato che avrebbero eletto me (come Papa, ndr). È stata una sorpresa per me… Però da quel momento Dio mi ha dato una pace che dura ancora oggi. E questo mi porta avanti. Questa è la grazia che ho ricevuto. D’altra parte, per natura, io sono incosciente e quindi vado avanti”.Greta, l'unica italiana del gruppo, ha raccontato alla platea che il dialogo con il Pontefice è stato "molto emozionante, davvero - ha affermato la ragazza - è una persona molto avanti, che si occupa della vita di tutti i giorni di tutti noi, ci siamo sentiti tutti emozionati e tutti a nostro agio".Ha portato la sua tesimonianza in platea anche Arianna, una ragazza messicana emigrata ia Chicago e vittima per tre anni di gravi atti di bullismo a scuola. Il suo racconto ha commosso i presenti e indotto il Papa a denunciare il bullismo, "un’aggressione che nasconde crudeltà, il mondo è crudele così come le guerre. E la crudeltà della guerra arriva fino ai bambini, fino a sgozzare un bambino. Per costruire un mondo nuovo, invece, abbiamo bisogno di eliminare tutti i tipi di crudeltà". Il Papa ha mostrato la foto di un bimbo sgozzato, che gli ha mandato pochi giorni fa una suora africana: «Guardate - ha detto - sgozzato, un bambino, si può fare questo a un bambino?». Un incontro alternato anche da toccanti testimonianze e premiazioni per l’impegno per la pace, conferite a Richard Gere, Salma Hayek e George Clooney. Gli attori hanno ricevuto il premio, ha spiegato la conduttrice Lorena Bianchetti, per il loro impegno a favore dei giovani delle periferie. Quindi, il Papa sottolinea l’importanza di “dare appartenenza” alle persone. Dare appartenenza significa, infatti, dare identità: “Entonces urge, es urgente ofrecer pertenencias de cualquier tipo... “Quindi urge ed è urgente offrire appartenenza di qualsiasi tipo essa sia, affinché si senta di appartenere ad un gruppo, ad una famiglia, ad una organizzazione: e questo dà una identità”.In questo vivace pomeriggio dove emerge tutta la ricchezza di Scholas, c’è anche la preghiera di rappresentati religiosi, così come è stato annunciata una piattaforma digitale, attraverso cui i giovani potranno fare domande al Papa (VAI). Le risposte di Francesco confluiranno in un libro che sarà edito da Mondadori e uscirà ad ottobre o novembre. Non manca, poi, la musica dell’orchestra Scholas arts, che al termine del pezzo dona al Papa un antico violino. Sul “palco” di questo incontro di Scholas c’è spazio anche per lo sport, con le esperienze di Futbal e le testimonianze del contributo che gli sportivi possono offrire per la causa della pace. Annunciato che la prossima partita per la pace sarà in Argentina, il 10 luglio. E proprio dal governo del paese natale di Papa Francesco, arriva l’assicurazione che sarà varata una legge dello Stato a favore di Scholas Occurrentes.